Come ormai saprete fino allo sfinimento, la terza settimana del mese è dedicata al BDSM. No, non sono lettere buttate là a caso, stanno per Bondage Discipline Sadism Masochism, ossia quelle pratiche sessuali in cui entrano in gioco dinamiche di potere fra i partner, che da molti sono considerate estreme o che possono diventarlo in base al gioco scelto. In realtà, partendo dal presupposto che noi di La Chatte parliamo sempre e solo di rapporti consenzienti tra adulti, non c’è assolutamente niente di estremo. Si tratta semplicemente di gusti diversi, l’importante è trovare un lui o una lei che sia interessato alle stesse cose (se non vi state divertendo entrambi tanto vale non farlo).
Vi ricordate il mese scorso quando vi abbiamo parlato di giochi di ruolo e manette? (Se avete rimosso potete facilmente trovare l’articolo a questo indirizzo). Oggi portiamo il discorso al livello successivo, molte persone infatti, dopo essersi divertiti con le manette, sentono il bisogno di esplorare più a fondo questo universo, provando cose nuove. Certo, soprattutto all’inizio, è difficile sapere cosa faccia effettivamente per noi, anche perché con il sesso le cose si scoprono solo tramite l’esperienza diretta. È inutile che la vostra migliore amica giuri che a pecora sia la posizione migliore mai inventata, se a voi non piace non funzionerà mai allo stesso modo. Con il BDSM è la stessa cosa, non è detto che tutto quello che provate sia effettivamente quello che fa al caso vostro, quindi se l’ultima volta che ci avete provato avete provato un intenso desiderio di fare le valigie e trasferirvi a Honolulu, forse è il caso di provare cose diverse.
Se invece la cosa vi potrebbe incuriosire, prego, continuate a leggere. Partiamo dalle basi.
Come sempre, la prima cosa da fare è stabilire una safe word, una parola che normalmente non direste durante un rapporto sessuale, che dica al vostro partner di interrompere immediatamente quello che sta facendo. Che sia “sciroppo d’acero” o “zio Pino” è indifferente, a voi la scelta, basta che ne abbiate una e, soprattutto, che vi fidiate ciecamente (non è una scelta di parola puramente casuale) della persona con cui lo state facendo. Infatti, anche se nell’immaginario collettivo il BDSM è solo sesso violento (molto spesso considerato anche problematico), in realtà alla base di tutto ci deve essere davvero tanta fiducia. Lo so, dovrebbe essere scontato che se mi faccio legare a un letto da qualcuno devo anche essere certa al 100% che poi mi tratti bene, ma non si sa mai, meglio essere precisi.
Quindi ripetiamo tutti insieme: il consenso è importante, il consenso è bello.
Ma andiamo oltre, passiamo alle cose più pratiche.
Gli sponsor ufficiali di quello che vi proponiamo oggi sono Cristiano e Anna (due nomi scelti in maniera del tutto casuale e che non si rifanno per niente a una famosa saga che parla di manette e sfumature grigie). La nostra coppietta dei sogni si è conosciuta in ufficio, ma la loro relazione ha preso una piega del tutto inaspettata quando hanno scoperto di avere in comune il desiderio di esplorare di più la loro sfera sessuale. Dopo diversi tentativi fallimentari (nemmeno il più ardito dei sex symbols ne è esente) hanno finalmente capito cosa funziona per loro. Ad esempio, quando Anna urla “macedonia” non ha importanza se Cristiano è nel bel mezzo dell’orgasmo più pazzesco della sua vita, si ferma immediatamente per chiederle cosa c’è. Spesso capita che per scegliere cosa provare quella sera facciano una partita all’ultimo sangue di carta-forbice-sasso o, se non vogliono perdere tempo, che facciano direttamente la conta per scegliere quale dei giocattoli del baule usare quella sera.
Ma vediamo più da vicino cosa contiene questa scatola delle meraviglie. *zoom sul letto, si vede da vicino la scatola che normalmente tengono sotto* Eh no, non vogliamo far passare il messaggio che dovete sempre nascondere i vostri sex toys, ma Cristiano e Anna hanno due bambini di 3 e 5 anni, e davvero non vogliono che si mettano a giocare con queste cose. Ma bando alle ciance, torniamo al baule. La prima cosa che attira il nostro sguardo è della stoffa rossa informe, che palesemente è stata messa a posto in fretta e furia. Si tratta della Corda Bondage in cotone rosso, dieci metri per sbizzarrirsi con la fantasia. Anna si è fatta legare più volte e giura che gli orgasmi che ha avuto così sono assolutamente impareggiabili. In sé l’oggetto è abbastanza basic, ma vi consente di giocare con dinamiche di potere pazzesche. Il principio è lo stesso delle manette, ma i giochi che si possono fare sono molto più elaborati. Con una corda come questa vi abbandonerete completamente al vostro partner, lasciando che sia lui/lei a prendere – letteralmente – le redini della situazione.
Subito sotto la corda c’è un altro oggettino che lì per lì fa quasi paura, ma che in realtà risponde allo stesso bisogno di dominazione della corda: il Gag in silicone col cinturino regolabile. Questo gioiellino è dotato di pratici fori per far passare l’aria, in modo che chi lo indossa non abbia problemi a continuare a respirare. Il gag, una volta indossato non consente di parlare, cosa che fa sì che la dominazione del partner sia totale. Certo, il salto di fiducia è grande, ma vi assicuro che lasciarsi andare completamente è un’esperienza irrinunciabile.
Che la vostra scelta ricada sulle cose più semplici come le manette del mese scorso, o che decidiate di provare qualcosa di più ardito, e di investire in corda rossa e gag in silicone non importa, le vostre serate miglioreranno comunque radicalmente. Il BDSM non è necessariamente per tutti, ma non saprete mai se fa per voi se non lo provate. Il consiglio è sempre quello di andare per gradi, non serve essere in grado di appendere Anna al soffitto come fa Cristiano, basta anche solo provare con un semplice nodo alle mani e vedere come va. Allora, lo cliccate sto link almeno per farvi un’idea della possibile spesa?